ORDINE
Normativa
Amministrazione trasparente
Consiglio 2017-2021
Si è insediato lunedì 10 luglio 2017 il neo-eletto Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Trieste.
Durante la prima seduta è stato eletto quale Presidente Thomas Bisiani, inoltre il Direttivo, di cui fanno parte Andrea Benedetti, Dario Marzan, Igor Spetič, e Paola Tolloi, ha eletto tra i suoi componenti Claudia Marcon quale Segretario e Mauro Ventura in qualità di Tesoriere. Lorenzo Verbanaz presiederà la Commissione Parcelle, mentre Francesco Krecic è stato nominato Responsabile per la Trasparenza.
2017 – 2021
Architetti per la città
Il nostro lavoro è cambiato e continuerà ad evolvere anche nei prossimi anni con forte dinamicità.
Crisi economica, riforma della Professione, modifche normative, continuano a incidere profondamente sul complesso mondo della professione di architetto, pianifcatore, paesaggista e conservatore.
E’ indispensabile riconoscere le trasformazioni in atto e affrontarle dimostrando il valore della nostra Professione e ripensando in termini nuovi al nostro proflo e al ruolo nella società, dimostrando tutte le nostre diverse qualità.
Contemporaneamente il paradigma della rigenerazione urbana sostenibile, attraverso i nostri rispettivi ambiti disciplinari, ci permette di mettere in discussione, ridefnire e rinnovare -a tutti i livelli e in ogni scala- gli strumenti del nostro lavoro, siano essi teorici, tecnici o amministrativi.
Non bisogna infne dimenticare la dimensione istituzionale del nostro Ordine, che prima di tutto è un ente pubblico che nella sua autonomia funzionale e politica persegue quindi finalità ed interessi pubblici attraverso il dialogo e la collaborazione con gli altri interlocutori istituzionali o i portatori di interessi.
In questo scenario può essere sicuramente rassicurante guardare al passato, riferirsi a dimensioni e ruoliche la nostra professione ha -forse- avuto un tempo, ma non sarebbe una posizione responsabile.
Il nuovo Consiglio direttivo, in continuità con quanto fatto in precedenza, dovrà invece affrontare in termini costruttivi la dimensione evolutiva con la quale ognuno di noi sarà chiamato a confrontarsi nel prossimo futuro.
Pertanto questo gruppo di lavoro auspica da un lato di procedere nel solco di quanto operato nell’ultima consiliatura, e dall’altro di garantire un rinnovamento che porti ad un maggiore coinvolgimento, comunicazione ed ascolto da parte di tutti gli iscritti, con una particolare attenzione ai più giovani.
I punti descritti più sotto sono gli elementi-cardine su cui dovrà lavorare il rinnovato Consiglio, ed in essi è ravvisabile sia la continuità con quanto fatto finora che la ricerca di un miglioramento nei servizi e nelle iniziative curati dall’Ordine. Di ciò dovranno essere protagonisti i nove nuovi consiglieri, ma anche tutti gli altri iscritti che vedono nel nostro ente non solo una “tassa” da pagare per lavorare, ma uno strumento di lavoro e di collaborazione che ci vede tutti coinvolti.
1. Azioni dirette dell'Ordine
La professione
L’aggiornamento e lo sviluppo professionale continuo
L’aggiornamento e lo sviluppo professionale continuo traduce l’obiettivo di garantire un costante
adeguamento professionale e un aggiornamento delle nostre conoscenze. Competenza, competitività e innovazione rappresentano le chiavi di identifcazione di uno sviluppo di saperi complessi ed emergenti.
Le linee guida nazionali vengono aggiornate ogni anno per aderire meglio alle nostre necessità, in questo quadro il Consiglio incrementerà la qualità della sua oferta strutturando gli eventi che hanno riscosso maggior interesse e migliorando la pianifcazione degli eventi principali.
Le commissioni di lavoro
Il modello dei forum ha sempre dato buoni frutti, il Consiglio intende riproporre il metodo di lavoro con commissioni ad hoc, la prima probabilmente riguarderà il nuovo piano particolareggiato del centro storico di Trieste. Intendiamo inoltre raforzare le dinamiche di lavoro e gli scambi con gli altri soggetti permanenti che costituiscono l'Ordine: il Consiglio di Disciplina e la Commissione Parcelle.
I tavoli di lavoro con gli altri Enti
A dimostrazione della bontà dell'iniziativa è stato appena riavviato il tavolo di lavoro tra le professioni tecniche e il Comune di Trieste.
Il Consiglio intende valorizzare ulteriormente questo e altri possibili tavoli.
Il contributo annuo
Il Consiglio intende proseguire la politica di congelamento dei canoni ordinari, per neoiscritti e genitori, già perseguita con successo negli anni precedenti, promuovendo forme alternative di fnanziamento delle proprie iniziative.
I servizi
Rispettando l'equilibrio fnanziario dell'Ordine proponiamo di confermare i servizi già attivi nell'ultimo quadriennio, quali l'abbonamento di tutti gli iscritti ad Europaconcorsi e la fornitura gratuita della PEC e dalla CNS, a cui è stato aggiunto anche a chi ne ha fatto richiesta l'accesso a Legislazione Tecnica. A questi servizi il Consiglio intende afancare le convenzioni con i broker assicurativi, e con i soggetti terzi che ofrono formazione on-line quali Beta-Formazione.
La previdenza
Il Consiglio provinciale intende mantenere l'organicità dei rapporti con la cassa previdenziale e la dovuta assistenza agli iscritti, attraverso l’attività del “nodo periferico”, e attraverso il rilancio del rapporto tra lavoro e previdenza.
Sostegno ai giovani iscritti e maggior coinvolgimento
Intendiamo avviare nuove azioni per favorire il confronto e l’inserimento lavorativo dei giovani architetti (progetto Leonardo), e i tirocini formativi (con il sostegno della Federazione) presso gli studi professionali.
L'osservatorio sui bandi
S’intende costituire il gruppo di lavoro che andrà a monitorare i bandi pubblici attraverso la piattaforma Onsai, costruendo a livello regionale un rapporto continuo e di scambio con le pubbliche amministrazioni al fine di garantire trasparenza nell’assegnazione degli incarichi.
La valorizzazione della cultura architettonica
Le associazioni
Il panorama dell'associazionismo nel territorio provinciale è cambiato, il Consiglio intende in ogni caso proseguire la linea inclusiva adottata in questi anni, di apertura e collaborazione con tutti questi soggetti, tra cui AIDIA, GOtoECO, KALLIPOLIS, ECO – Energie Condivise e STAZIONE ROGERS.
Non va dimenticato inoltre il patrimonio costituito dalle esperienze di Piazza dell'Architettura che appartiene alla comunità degli Architetti nella sua interezza e senza distinzioni.
In questo quadro riteniamo che sia sempre più necessario fare uno sforzo per comunicare ad un pubblico il più ampio possibile e non limitato agli addetti ai lavori, un'idea forte di qualità legata al nostro lavoro e alla nostra figura professionale, Studi Aperti e il recentissimo Open! ne sono un esempio.
Sharing is caring
La riconoscibilità della nostra professione, intesa come ammissione da parte delle istituzioni, delle
committenze e del pubblico del sapere e dell’esperienza del professionista, deve fondarsi sulla serenità dell’architetto di esercitare con autorevolezza e appartenenza.
Riteniamo che il numero ridotto di iscritti a questo Ordine, che definisce di fatto il limite di operatività delle attività organizzate, possa diventare il carburante che spinga il consiglio a essere il veicolo di confronto e di condivisione del lavoro dei protagonisti stessi, al fine di riconoscere e riconoscersi nella qualità del nostro lavoro e nella nostra figura professionale, affinché l’appartenenza all’ordine diventi di fatto la garanzia in più sulle opere e sulle idee già prima che queste vengano esposte al pubblico, alle committenze e al parere delle istituzioni.
In questo quadro, sarà necessario attivare un processo di condivisione semplice e immediato, che potrebbe ad esempio fondarsi sul confronto telematico, e permettere non solo agli iscritti di scambiare informazioni ed esperienze sulle contingenze tipiche della nostra professione, ma anche all’ordine di essere la voce delle opinioni condivise anche sui temi di attualità e società.
2. Azioni di concerto con la Federazione RegionalE
Il nuovo Statuto della Federazione aggiorna questa forma di coordinamento che i quattro Ordini provinciali si sono dati, incrementando la partecipazione dei Consigli e dandosi obiettivi precisi e coerenti con la dimensione dei 2.500 architetti del FVG, quali l'interlocuzione con la Regione e con gli Stati Generali delle Costruzioni di cui è membro.
In questo quadro ipotesi legate all'istituzione di una Fondazione appare ridondante e dispendiosa.
Come già fatto negli anni precedenti il Consiglio proporrà di mantenere una più efficace e ordinata gestione di sponsor e finanziamenti a livello regionale, separando i budget di eventi e manifestazioni da quelli dell'ordinaria gestione dell’Ordine Provinciale, ente pubblico non economico.
La scala regionale risulta la più efficace per coordinare e attuare le politiche di sensibilizzazione degli Enti locali in tema di incarichi e lavori pubblici. A tal fine verrà sostenuto il modello dei convegni attuato negli in collaborazione con l'amministrazione Regionale.
Il Consiglio sosterrà, come già fatto in precedenza, presso la Federazione tutte le iniziative volte a promuovere la qualità delle opere o dei progettisti, attraverso premi e riconoscimenti quali il Premio Marcello d'Olivo e il Premio Giannino Furlan. Il Consiglio intende inoltre confermare il sostegno all'istituzione di un premio intitolato a Gigetta Tamaro, proposto da AIDIA.
3. Azioni di concerto con il Consiglio Nazionale e internazionalizzazione
Il Consiglio Nazionale è stato profondamente rinnovato sia nei suoi membri sia nelle modalità di lavoro, nuovi e numerosi tavoli operativi sono stati aperti agli ordini territoriali a cui viene chiesto un contributo concreto in termini di contenuti, lavoro, risorse. Il Consiglio intende sostenere gli iscritti che vorranno mettere a disposizione il proprio tempo, la propria esperienza e i propri saperi specialistici per contribuire a queste attività.
Trieste e l'Europa
Il Consiglio nel solco delle iniziative già promosse a partire intende continuare e incrementare la politica di scambi l'architettura europea, con un occhio di riguardo ai Paesi dell'Unione più vicini, ovvero Austria, Slovenia e Croazia e continuare l'attività che lo ha visto partecipe al progetto europeo Prof-Trac per diffondere le competenze nel settore NZEB (Nearly Zero Energy Buildings).